Territorio di Nardò
Il comune di Nardò è posizionato nella parte nord-occidentale della provincia e occupa una superficie di 190,48 km².
È posto sul versante ionico del Tavoliere salentino, al limite settentrionale delle Serre omonime, in posizione subcostiera; il suo territorio è attraversato dal Canale dell’Asso, probabile traccia di un antico corso d’acqua. La città sorge a 45 m s.l.m, mentre l’altitudine massima raggiunta nel territorio comunale è di 99 metri sul livello del mare.
La parte settentrionale del territorio comunale è compresa nella Terra d’Arneo, ovvero in quella parte della penisola salentina compresa nel versante ionico fra San Pietro in Bevagna e Torre Inserraglio e che prende il nome da un antico casale, attestato in epoca normanna e poi abbandonato, localizzabile nell’entroterra a nord-ovest di Torre Lapillo.
La fascia costiera, che si estende per 22 km, comprende le località balneari di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Sant’Isidoro e ospita il Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano, un’area di grande interesse storico-naturalistico la cui costa rocciosa e frastagliata è caratterizzata da pinete, macchia mediterranea e zone umide.
Origini del Nome
Il toponimo deriva etimologicamente dal termine illirico nar, che ha il significato di acqua, con probabile richiamo all’antica falda acquifera presente nel territorio; uno zampillo d’acqua è un elemento raffigurato anche nello stemma civico. Dal termine nar derivò il vocabolo greco Nerìton, il latino Neritum o Neretum fino all’attuale Nardò.